Torta grano saraceno
Torta al grano saraceno con frutti di bosco

Il grano saraceno ha numerose qualità nutritive, che si riflettono anche sul benessere dell’organismo. Non mancano, tuttavia, alcune precauzioni all’uso. Come già ricordato, 100 grammi di prodotto contengono 343 calorie, di cui 72 grammi di carboidrati, 13 di proteine e 3,4 di grassi. L’alimento è inoltre ricco di potassio e magnesio.
È innanzitutto ottimo per il benessere del sistema cardiovascolare. Un’alimentazione ricca di grano saraceno è collegata a un ridotto rischio di sviluppare colesterolo cattivo e pressione alta. Gli Yi della Cina consumano molto grano saraceno quotidianamente e, quando i ricercatori hanno testato i lipidi nel sangue di 805 individui, hanno scoperto un bassissimo livello di colesterolo sierico, un più basso livello di colesterolo LDL e un migliore rapporto di HDL sul quello totale.
Gli effetti benefici del grano saraceno sono dovuti in parte al suo ricco contenuto inflavonoidi, specialmente in rutina. I flavonoidi sono fitonutrienti che proteggono contro le malattie e agiscono come antiossidanti. L’attività ipolipemizzante del prodotto è in gran parte dovuta, appunto, a questi elementi.
Ancora, il grano saraceno è una buona fonte di magnesio. Questo minerale rilassa i vasi sanguigni, migliorando il flusso del sangue e quindi l’apporto dei nutrienti ai tessuti, riducendo dunque la pressione sanguigna e andando, di conseguenza, a incentivare il benessere del sistema cardiovascolare.
L’ingrediente, poi, controlla i livelli di zucchero nel sangue e riduce il rischio didiabete. In uno studio che ha confrontato l’effetto di grano saraceno e cereali raffinati sulla glicemia, l’ingrediente dimostrava di abbassarla significativamente, oltre che di soddisfare di più la fame. Sembra che l’effetto benefico sulla glicemia sia conseguenza del suo contenuto in magnesio, poiché agisce come cofattore per degli enzimi coinvolti nell’utilizzo del glucosio e della secrezione di insulina, e inD-chiro-inositolo, un composto che sembra svolgere un ruolo significativo nel metabolismo del glucosio e nella sensibilità cellulare all’insulina.

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